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Casa dei Battuti
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Nel nucleo medievale della città si trova questa residenza privata che un tempo era proprietà della Confraternita dei Battuti, che ne fece la loro sede ed ospitava la ruota degli Esposti.
La Confraternita dei Battuti sembra essere stata presente ad Oderzo sin dal 1313; nei secoli successivi gestiva molti patrimoni immobiliari, che garantivano la loro sussistenza, oltre al mantenimento di un Hospitale e di un orfanotrofio. Il primo era sito davanti alla Chiesa della Maddalena (Via Garibaldi), mentre non è chiaro dove si trovasse l’orfanotrofio; alcuni elementi fanno pensare che fosse proprio in questa grande struttura in Contrada Rossa, che oggi è un’abitazione privata. Casa dei Battuti, infatti, conserva due ampi saloni: quello al piano terra probabilmente fungeva da dormitorio per i piccoli e l’altro al piano superiore era la Sala del Capitolo, dove i confratelli si riunivano. Altri ambienti fungevano da Sacrestia e da abitazioni del “campanaro” del Duomo e del personale a servizio dell’ospizio. Negli interni si trovano alcuni interessanti affreschi che rappresentano i Santi solitamente invocati dagli aderenti alla Scuola dei Battuti: la Madonna della Misericordia ed i Santi Giovanni Battista e Maria Maddalena. Altri affreschi ritraggono i Battuti in preghiera; osservandoli scopriamo che anche le donne potevano partecipare alla “Scola”. Un altro ancora raffigura una processione formata da cinque uomini con cero e disciplina. Sulla facciata rivolta verso l’attuale Via Mazzini si trova ancora lo stemma lapideo con al centro il flagello, un bastone con cinque catene col quale i Battuti usavano infliggersi sferzate su gambe e schiena, per partecipare anche fisicamente ai tormenti della Passione di Cristo. Al limite del tetto si ammira un elaborato fregio affrescato. Il lato dell’edificio che da su Contrada Rossa è elegante ed austero; la sua lunga storia trapela da un’iscrizione posta sullo stipite di marmo. L’elegante giardino interno è stato censito nel Catasto del XVI sec. come “orto e brolo”, confinante con il ramo del Monticano non più esistente.